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Al fine di sostenere il benessere psico-fisico dei minori la cooperativa Assistenza e Territorio collabora dal 2016 con l’associazione Sport Senza Frontiere Onlus attraverso la quale è stato possibile costruire uno spazio importante di aggregazione e di crescita. Questa collaborazione, incrementata nel corso dell’ultimo anno, ha permesso a molti ragazzi del territorio di sperimentarsi in contesti che normalmente gli sarebbero stati negati, imparando a conoscere se stessi, le loro emozioni e potenzialità, e permettendogli di costruire delle relazioni positive in un ambiente sano e costruttivo.

Sport Senza Frontiere Onlus è un’associazione che ha come mission l’inclusione sociale di bambini e ragazzi, attraverso lo sport, che vivono in condizioni di disagio socio-economico. Ogni anno inserisce circa 400 bambini e ragazzi nelle città di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bergamo e Trento in corsi sportivi e i loro educatori e psicologi li seguono durante tutto l’anno, monitorandone l’andamento, occupandosi anche delle visite mediche e dei kit sportivi per praticare le varie discipline. Sport Senza Frontiere Onlus ha creato una rete solidale formata da società sportive, che accolgono i bambini e dagli enti segnalatori, come Assistenza e Territorio, che segnalano i casi da prendere in carico. Dopo aver conosciuto le famiglie, inseriscono i bambini nelle società sportive solidali, facendosi carico di tutti i bisogni che possono subentrare. Sport Senza Frontiere Onlus e Assistenza e Territorio collaborano nel progetto del X Municipio di Roma, dove hanno seguito nell’ultimo anno 40 bambini.

In particolare, i ragazzi e i bambini sono stati inseriti in diverse realtà come quella del pattinaggio e del football americano, dell’atletica e del surf. Questi contesti si sono rivelati appassionanti e stimolanti, soprattutto per i ragazzi più chiusi e con difficoltà comportamentali. I ragazzi si sono sentiti accolti e valorizzati nelle loro caratteristiche individuali e si è potuto constatare come per molti di giovani chiusi nelle loro realtà famigliari tra computer e restrizioni covid lo sport abbia fornito una valida alternativa.